Immaginare una notte di passione e intimità nella prima notte da sposati? La realtà per la maggioranza degli italiani sembra diversa: la prima notte di nozze è spesso sinonimo di crollo a letto e sonno profondo fino al giorno successivo. L’attività sessuale? Un’opzione da definire, secondo un recente sondaggio.

I tempi stanno davvero cambiando: un tempo, la prima notte di nozze era associata a sessioni di sesso sfrenato e cariche di passione. Oggi, la situazione è differente: la maggior parte delle coppie italiane utilizza la prima notte di nozze per recuperare energie e superare la stanchezza accumulata durante i mesi di preparazione al matrimonio, con alcune addirittura trascorrendola in compagnia di parenti e amici.

Questo è quanto emerge da un recente sondaggio condotto da Matrimonio.com, un sito specializzato nel settore nuziale e parte del gruppo internazionale The Knot Worldwide. La community è stata interrogata riguardo a questo cambiamento, e le motivazioni sembrano essere varie: dalle peculiarità di ogni coppia alla trasformazione della società rispetto anche solo a cinquant’anni fa.

L’81% delle coppie italiane intervistate ritiene che l’idea di avere rapporti sessuali appassionati nella prima notte di nozze sia un mito sopravvalutato e antiquato. Al contrario, c’è un consenso generale sul fatto che la notte sarà dedicata al riposo profondo e al recupero delle energie. Ad esempio, Viviana, futura sposa di maggio 2024, è realista riguardo alle sue aspettative: “Saremo così stanchi che non avremo neanche la forza di spogliarci. Appena toccato il letto, il sonno avrà la meglio”. Anche Fabio, sposo di giugno 2024, è concorde: “La stanchezza prevarrà su qualsiasi desiderio”, esprimendosi in modo breve e diretto, senza spazio per fantasie di piacere.

Per il 18% delle coppie, la prima notte di nozze è un’opportunità per trascorrere del tempo con amici e parenti. Il matrimonio diventa quindi l’occasione ideale per riunire affetti che magari non si vedono da tempo. Il 10% preferirebbe condividere questa notte con gli amici, mentre l’8% opterebbe per la compagnia della famiglia. Sebbene sia una percentuale limitata, alla luce di questa trasformazione, mantiene comunque un significato rilevante.

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